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Edmondo Conetta, radioamatore sorano, alla conquista della Rocca di Gibilterra

Edmondo Conetta, radioamatore sorano, alla conquista della Rocca di Gibilterra

Considerata “Non espugnabile da alcun nemico”, la Rocca di Gibilterra vedrà un giovane radioamatore sorano trapiantato in Canada, Edmondo VA3ITA, trasmettere via radio direttamente da una delle Colonne d’Ercole dall’8 all’11 Agosto. Questa DXpedition (spedizione al fine di contattare altri radioamatori per il mondo) è stata organizzata con l’aiuto dell’I0DX Group.

L’ITALIA ZERO DX Group è un’associazione di radioamatori costituita ufficialmente nel 2010 con sede a Sora il cui scopo è la condivisione di esperienze nel settore scientifico, in particolare delle telecomunicazioni, dell’elettronica, dell’informatica e del radiantismo.

Ritenuto un “country” molto ricercato per i radioamatori, Edmondo ha iniziato i preparativi per il suo viaggio a Gibilterra, subito dopo la prima DXpedition del gruppo sull’Isola di Ponza, nell’Agosto 2010.
“IB0Y è stato un battesimo sotto il sole e sotto le onde radio dei radiomatori italiani, europei e anche stranieri”, commenta Edmondo. “Essendo Ponza un isola senza radioamatori è molto ricercata. Sapevamo che sarebbe stato un successo, ma non credevamo di tornare a casa con oltre 1400 contatti registrati sul log. Quest’anno invece, sarò per 3 giorni a Gibilterra con l’intenzione di contattare un gran numero di stazioni europe in gamma VHF (frequenze superiori ai 30Mhz). Sarà un nuova esperienza per me e ho già preso contatti con uno dei pochi radioamatori di Gibilterra, che ho avuto modo di conoscere via radio lo scorso Gennaio. Molti pensano alla vacanza come momento di relax e dove tutto deve essere lasciato dietro. Per me la vacanza è il periodo dove posso fare tutto quello che ho organizzato.”

Il radiantismo è la prima forma di Social Network da oltre 100 anni. Prima di Facebook, Twitter, ecc., migliaia di radioamatori si sono conosciuti via etere e si sono scambiati messaggi, consigli ed esperienze. Essere radioamatori significa avere un hobby in comune con circa 2 milioni di persone sparse per il mondo. Le barriere sociali in questo caso decadono e non importa se uno è un avvocato, premio Nobel, insegnante, semplice persona o se è disabile. Quando ci si contatta via radio, si è subito amici.

Edmondo Conetta

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28^ Mostra Mercato del Radioamatore e dell’Elettronica

Fasano, 12/10/2010

28^ Mostra Mercato del Radioamatore e dell’Elettronica

L’Associazione Radioamatori Italiani Sezione di Bari, ha organizzato la XXVIII Mostra Mercato del Radioamatore del19Elettronica e del Computer.
La Mostra si terrà a Fasano (Brindisi) nei giorni 16 e 17 Ottobre e sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, Sabato 16 dalle ore 9,00 alle ore 13,OO e dalle ore 16,OO alle 21,00 Domenica dalle ore 9,00 alle ore 13,OO e dalle ore 15,30 alle 19,00, presso il Centro Commerciale Conforama, strada prov.le Savelletri-Fasano.
La Mostra sarà inaugurata Sabato 16 Ottobre alle ore 9,00 dall’ Assessore Regionale alle Opere Pubbliche e Protezione Civile Aw. Fabiano Amati e dal Sindaco della Città di Fasano Dott. Pasquale Di Bari, e alla presenza di autorità civili e militari.

La Mostra Mercato nata a Bari ventotto anni fa, è stata organizzata dapprima nel quartiere fieristico della Fiera del Levante, successivamente è stata organizzata a Monopoli in strutture messe gratuitamente a disposizione della nostra associazione, e da due anni dapprima con la disponibilità di un imprenditore fasanese e successivamente con la disponibilità del Direttore del centro Commerciale Conforama la Mostra Mercato del Radioamatore viene organizzata con il patrocinio dell’amministrazione comunale nel Comune di Fasano.
La Mostra Mercato, consolidata da anni, è diventata una tappa fissa per tutti gli appassionati di elettronica e computer , che hanno la possibilità di visionare, testare ed acquistare tutte le novità tecnologiche che il mercato dell’elettronica offre agli appassionati.

Nelle due giornate si prevede la partecipazione di circa 15.000 persone provenienti da tutto il sud italia.
Saranno presenti circa sessanta aziende provenienti da tutta Italia e dall’estero che mostreranno in anteprima tutte le novità in ordine a: apparati radioamatoriali, antenne, cavi per radiofrequenza, computer nuovi ed usati, accessori per computer, software, editoria specializzata, componentistica elettronica, attrezzi per bricolage, valvole per apparecchi radio, strumenti di misura, usato e surplus.
L’attività dei radioamatori, spesso non conosciuta, trova impiego primario nelle attività di coordinamento della Protezione Civile, essendo le radiocomunicazioni basilari per la gestione delle "forze in campo” in attività di gestione dei soccorsi.
I radioamatori con le loro apparecchiature, sono presenti in tutte le Prefetture d’Italia nella sala operativa regionale di Protezione Civile e nelle sale operative regionali attrezzate per il monitoraggio il controllo e la gestione della rete radio nazionale di radiocomunicazioni alternative in emergenza. La sezione di Bari ha compiuto sessant’anni dalla fondazione, attualmente è ospitata presso l’istituto Tecnico " Guglielmo Marconi ” di Bari e in anteprima comunica che il giorno 29 Ottobre 2010 in occasione della dedica dell’orologio del Palazzo della Provincia di Bari, la Principessa Elettra Marconi sarà in visita presso la sede dell’Associazione Radioamatori Italiani Sezione di Bari.
Durante la manifestazione la Principessa figlia del grande scienziato saluterà il sindaco della città di Antivari in Montenegro, attraverso un collegamento radiotelegrafico per commemorare il primo collegamento radiotelegrafico commerciale awenuto il 4 Agosto del 1904 tra la città di Bari e Antivari ( l’attuale BAR ) in Montenegro.
La Mostra Mercato di Fasano è certamente il luogo ideale per visionare tutte le tecnologie di radiocomunicazione presenti al momento sul mercato.

C.S. ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI

FONTE :

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Faenza, nel weekend la Fiera dell’Elettronica

FAENZA – Le vecchie lampadine a incandescenza  sono andate definitivamente in pensione lo scorso settembre, sostituite da quelle a basso consumo e dal 27 novembre al 2 dicembre è in programma lo swich off, ovvero il passaggio dalla tv analogica a quella digitale per Emilia Romagna. Questi tra gli argomenti principali di cui si potrà parlare anche alla fiera dell’elettronica di Faenza, in programma sabato 16 e domenica 17 ottobre nel quartiere fieristico.

 

Da anni Expo Elettronica propone lampadine a fluorescenza e decoder a piccoli prezzi, accanto ad una miriade di prodotti: pc, notebook, Tv lcd o plasma, lettori video Mp4 e smartphones, per passare ad articoli di: informatica, telefonia, home entertainment, componentistica, materiali di consumo, domotica, gadgets e articoli per il risparmio energetico (pannelli solari, sistemi di telecontrollo per la gestione dei consumi e altre soluzioni

personalizzabili), il tutto a prezzi particolarmente vantaggiosi.

 

Il motto della kermesse faentina è da sempre un richiamo inconfondibile per appassionati e curiosi: ‘elettronica per tutto, elettronica per tutti’, dove la quantità e la varietà dei prodotti offerti si sposa al meglio con la convenienza dell’acquisto, nella miglior tradizione del circuito Expo Elettronica.

 

Due padiglioni e una tensostruttura ospiteranno oltre 200 espositori, che si sfideranno a colpi di ‘low cost’ per soddisfare le richieste di un pubblico sempre più esigente ed attento.

 

Per la sola giornata di sabato 16 ottobre sotto la tettoia del cortile interno, RadioExpò, mostra scambio di apparecchi per radioamatori, radio d’epoca, militari, surplus, valvole, ricambi e riviste; un appuntamento tra i più rinomati per le occasioni offerte da giacenze e usato, per la gioia di chi ama assemblare e fare piccole riparazioni. A Radio Expo infatti si trovano pezzi introvabili altrove, piccoli tesori da scovare che fanno di Expo Elettronica un evento ineguagliabile rispetto ai canali della grande distribuzione.

 

fonte :

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Riflettori tv puntati su Frascati per la Notte europea dei ricercatori

 

Riflettori tv puntati su Frascati per la Notte europea dei ricercatori

     

    Lo science show di Frascati diventa anche appuntamento televisivo. I collegamenti dal palco con premi Nobel della Fisica e con ricercatori di fama internazionale, animati da Marco Presta del Ruggito del Coniglio e da Syusy Blady saranno visibili in diretta su Repubblica.it. RaiNews24, invece, si collegherà con la manifestazione di piazza di Frascati, "cucendo" una serie di servizi basati sulle eccellenze della ricerca italiana nel polo scientifico a sud della capitale: una piccola maratona della scienza.

     

    Nello Spettacolo della Scienza che parte alle 17.00 di venerdì 24, Syusy Blady e Marco Presta, assieme alla divulgatrice scientifica Paola Catapano, saranno gli animatori di un vero e proprio dialogo tra il pubblico in piazza e quello collegato su internet e i protagonisti della ricerca a livello mondiale. A fare le domande, stavolta, saranno soprattutto gli scienziati, che proporranno veri e propri quiz e "giudicheranno" i partecipanti. Un gioco, quello proposto, cui partecipano i due premi Nobel Samuel Ting (in collegamento dal CERN di Ginevra) e George Smoot (dall’osservatorio di Parigi) assieme al responsabile di uno dei maggiori progetti di ricerca sulla fusione (il JET di Oxford) Francesco Romanelli e all’astronauta italiano Roberto Vittori (dal Kennedy Space Centre di Orlando).

    Il clou dello show è previsto dalle 21.00, momento in cui lo spettacolo sarà visibile non solo al pubblico di piazza S. Pietro a Frascati, ma anche da casa, sul sito repubblica.it.

     

    Partono invece alle 18.00 le trasmissioni di RaiNews24 dedicate al polo scientifico di Frascati e ai temi della Settimana della Scienza e della Notte Europea di Ricercatori: a intervalli di mezz’ora, l’emittente televisiva dedicherà alla manifestazione interviste e approfondimenti. Tra le 21.30 alle 22.30 ci sarà una vera e propria trasmissione con ospiti in studio che dialogano con i nomi importanti della ricerca del Polo scientifico di Frascati. Ultimo collegamento in notturna, dalle 23.00 alle 23.30. Al centro della maratona della scienza, le ricerche sulla materia di cui è fatto l’universo, ma anche temi più tangibili come le scelte energetiche, i cambiamenti climatici, le innovazioni tecnologiche d’eccellenza che partono dai laboratori italiani.

     

    La Notte Europea dei Ricercatori, venerdì 24 settembre, è l’evento attorno a cui si snoda la Settimana della Scienza di Frascati ed è la maggiore iniziativa voluta dalla Comunità Europea per far scoprire il valore della ricerca scientifica ai cittadini. Quest’anno si svolgerà in contemporanea in oltre 260 città di 31 Paesi, europei e dell’area mediterranea.

     

     

    A organizzare i circa 100 appuntamenti, tra spazi e iniziative, della Settimana è Frascati Scienza, cui aderiscono i sette grandi enti scientifici italiani (Asi, Cnr, Enea, Esa-Esrin, Inaf, Infn, Ingv), le tre università romane e il Comune di Frascati Obiettivo generale dell’associazione è condividere con il pubblico dell’area romana e il resto d’Europa l’importante patrimonio scientifico di Frascati, polo di ricerca di valore internazionale con i suoi oltre 3.000 scienziati, promuovendo l’educazione alla ricerca scientifica attraverso eventi di divulgazione e la creazione di reti di comunicazione permanente fra ricercatori e cittadini.

     

     

    Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il progetto è promosso dalla Commissione Europea, Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, Arte e Sport, Comune di Frascati e Filas, in collaborazione con il Comune di Grottaferrata e la XI Comunità Montana. È coordinato e realizzato da Frascati Scienza, e vede come direct partner l´Erasmus Medical Center di Rotterdam, il CERN di Ginevra, oltre ai numerosi partner scientifici: ASI, CNR, ENEA, ESA-ESRIN, INAF, INFN, INGV, Fondazione Telethon, EGO/VIRGO (Pisa), EFDA-JET (Culham – Oxford), ESO e le Facoltà di Scienze delle università di Roma: Tor Vergata, La Sapienza , Roma Tre. Si aggiungono ai partner scientifici principali, le associazioni: ATA, Eta-Carine, Ludis, GEco, Accatagliato. Patrocinano: il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero degli Affari Esteri, la Provincia di Roma, il Comune di Monteporzio Catone, il Parco Regionale dei Castelli Romani. Supportano: Radio3 Scienza, Repubblica SCUOLA, Elsevier, Scuderie Aldobrandini, Metropark-Gruppo Ferrovie dello Stato, Zapata. Technology Partner: FASTWEB, Groovy Gecko, TANDBERG. Media Partner: Radio Globo.

    Notizie e aggiornamenti sul sito www.frascatiscienza.it

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    “A tutti coloro che sono in ascolto…”

    “A tutti coloro che sono in ascolto…”: inaugura a San Martino in Rio la mostra dedicata alla radio  

     

     

     

     

     

    Verrà inaugurata sabato 25 settembre alle ore 17.00 e proseguirà fino al 9 gennaio 2011 la mostra “A tutti colo che sono in ascolto… la radio da Guglielmo Marconi al transistor. Collezione di Giovanni Zagni” organizzata dall’Amministrazione Comunale di San Martino in Rio – Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Circolo Culturale e ricreativo “La Rocca” e con il contributo del Distretto sociale di Coop Consumatori Nordest.

    Un affascinante viaggio nel mondo della trasmissione via etere, quello organizzato all’interno della Rocca Estense di San Martino in Rio, nel quale verrà esposto un percorso che ripercorre le scoperte più importanti del primo ‘900 fino ad arrivare agli anni ’50 quando la televisione ha fatto il suo ingresso nelle case degli Italiani.

    Sarà possibile ammirare oltre 60 apparecchi che abbracciano la produzione europea e statunitense dagli anni venti agli anni cinquanta e tramandare una parte importante della nostra storia ai bambini e ai ragazzi delle scuole.

    All’inaugurazione interverranno: Oreste Zurlini, Sindaco di San Martino in Rio; Giulia Luppi, Assessore alla Cultura; Mosè Battocchio, Editore della Rivista Antique Radio Magazine; Alberto Chiàntera, Direttore Museo della Radio d’Epoca di Verona; Nerio Neri, Presidente della Associazione Italiana Radio d’Epoca; Anna Pieroni, Curatrice della mostra e Giovanni Zagni, Collezionista.

    Orari di apertura della mostra: sabato dalle 10 alle 12,30 – domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30 per scolaresche visite guidate e possibilità di laboratori scientifici Info: tel. 0522 636709 – cultura@comune.sanmartinoinrio.re.ithttp://www.comune.sanmartinoinrio.re.it.

    Dalla introduzione di Anna Pieroni, curatrice della mostra

    Era il 6 ottobre 1924 quando la signorina Maria Luisa Boncompagni aprì la prima trasmissione radiofonica con queste parole. “A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera”.

    È anche il titolo della mostra che sarà inaugurata sabato 25 settembre alle ore 17 nelle sale della Rocca Estense di San Martino. La mostra racconta la storia della radio da Guglielmo Marconi alla nascita del transistor, attraverso un percorso che ripercorre le scoperte più importanti del primo ‘900 fino ad arrivare agli anni ’50 quando la televisione ha fatto il suo ingresso nelle case degli Italiani.

    Grazie ai pezzi collezionati in tanti anni dal signor Giovanni Zagni, tra “sfide e passioni” come ama dire lui stesso, potremo ammirare oltre 60 apparecchi che abbracciano la produzione europea e statunitense dagli anni venti agli anni cinquanta.

    Quando mi è capitato di vedere questa collezione, sono rimasta affascinata dai bellissimi pezzi esposti e ancora più dalle storie che accompagnavano la descrizione di ogni oggetto, raccontata dal signor Zagni con palese emozione. Il mio “cuore” di insegnante ha fatto un balzo perché ho visto su quegli scaffali la possibilità di far conoscere una parte importante della nostra storia ai bambini e ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.

    È sicuramente una mostra fruibile da tutti, piccoli e grandi; da chi vuole conoscere i primi faticosi passi che hanno portato a questa meravigliosa invenzione e da chi vuole ammirare pregiate radio d’epoca, prodotte da Radio Marelli, Philips, CGE e la popolare Radio Balilla commercializzata dal governo fascista.

    La radio ha sempre scandito le giornate di milioni di Italiani sia in tempi duri, quando Radio Londra apriva le sue trasmissioni sulle note della 5^ sinfonia di Beethoven, sia in tempi più lieti, quando la famiglia si riuniva in salotto, intorno all’apparecchio radio, per ascoltare musica o cronache sportive.

    Quello che i nostri ragazzi forse non sanno è che i 705 superstiti del Titanic nel 1912 devono la loro salvezza agli S.O.S. che il radio marconista della nave trasmetteva ripetutamente. Probabilmente non sanno neppure che proprio grazie alla scoperta di Guglielmo Marconi oggi possono usare con tanta disinvoltura e facilità il telefono cellulare!

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    Prove di terremoto, 20 associazioni per una grande esercitazione di protezione civile

    Prove di terremoto, 20 associazioni per una grande esercitazione di protezione civile

    Saranno oltre venti le organizzazioni di protezione civile territoriali coinvolte nell’esercitazione denominata “Liri S.A.R. 2010 (Search and Rescue – Ricerca e Salvataggio)”, in programma il prossimo 10 ottobre a San Giovanni Incarico (Fr). La macchina organizzativa si è messa in moto, dopo tanti anni si torna a “mettere in scena” una reale situazione di emergenza durante la quale tutti i gruppi coinvolti daranno dimostrazione delle proprie competenze in caso di soccorso. Il contest sul quale si intende creare la prova di soccorso ripropone un fatto storico che sconvolse la Bassa Valle del Liri: il 23 luglio del 1654 l’intera valle fu colpita da un evento tellurico. Gli effetti furono devastanti, persero la vita oltre 2mila persone.
    L’iniziativa è promossa dall’associazione di volontariato Umanize Organization, in collaborazione con il Nucleo di Soccorso Avanzato di Aquino, attualmente impegnati nel settore della prevenzione sismica. Ha confermato la propria presenza una equipe del 118 di Frosinone guidata dal dott. Lauro Sciannamea e la Croce Rossa di Frosinone guidata dal commissario provinciale dott.ssa Pia Cigliana. L’associazione dei radioamatori Ari di Frosinone assicurerà le comunicazioni radio durante l’esercitazione.
    Ogni gruppo, singolarmente per competenza oppure affiliato ad altri gruppi, in quella giornata svolgerà una prova di intervento. Saranno create delle aree di lavoro, un vero e proprio set operativo che coprirà l’intero territorio comunale di San Giovanni Incarico: area coordinamento con sala radio e sala sismica; area di allestimento ed ammassamento di risorse e soccorritori; area per la prova di assistenza sanitaria e sociale; area per le prove di recupero in ambiente ostile; area per la prova di messa in sicurezza di beni di particolare pregio (beni museali e documenti storici); area per la prova di ricerca e soccorso con mezzo aereo.
    “L’obiettivo della prova – ha spiegato il presidente Umanize Paolo Sabetta -, per ogni volontario è quello di mettere in pratica le competenze acquisite nei vari corsi di formazione e sul campo, in materia di assistenza alle catastrofi e di risposta, con particolare attenzione alla ricerca e soccorso”.
    Un evento aperto al pubblico che potrà partecipare come spettatore ma anche come figurante nelle varie prove simulate che presenteranno vari gradi di difficoltà.
    Nei prossimi giorni si terranno nuovi incontri tecnici per definire gli ultimi dettagli, l’evento sarà presentato ufficialmente con il programma dettagliato in una conferenza stampa a Pontecorvo il prossimo 2 ottobre, alle ore 17.00 presso il centro commerciale ‘Il Ponte’, main sponsor dell’iniziativa. L’importante appuntamento formativo si svolgerà sotto il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Frosinone, del Comune di San Giovanni Incarico, dell’Unione dei Comuni Antica terra di lavoro e della Riserva naturale antichissime città di Fregellae e Fabrateria Nova. Info e contatti su: http://www.umanize.it.

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    Il terremoto? Lo annunciano le onde elettromagnetiche

    Il terremoto? Lo annunciano le onde elettromagnetiche

    SAN MARTINO BUON ALBERGO. Installata a Ferrazze la prima antenna capace di rilevare i cosiddetti segnali precursori
    I radioamatori: «I dati, una volta raccolti, saranno affidati a sismologi esperti. Il progetto non ha la pretesa di prevedere gli eventi sismici»

    22/09/2010
     
     
     

    I due radioamatori Ari lavorano all’antenna loop FOTO AMATO

    Sono cominciati da alcuni giorni e procedono spediti i lavori all’ex scuola elementare di Ferrazze per montare, entro fine mese, la prima delle venti stazioni italiane che partecipano al progetto Fesn-Ari, cioè promosso dal Friuli Experimental Seismic Network in collaborazione con l’Associazione radioamatori italiani per il monitoraggio dei precursori sismici elettromagnetici.
    «Si tratta di un progetto di raccolta dati per quanto riguarda le stazioni Ari e di un progetto di studio affidato poi ad esperti sismologi, ma non ha alcuna pretesa di previsione degli eventi sismici», precisano i volontari della sezione Ari Verona Est che stanno lavorando sul montaggio.
    A Ferrazze, messa a disposizione dall’amministrazione comunale, che ha destinato alcuni locali dell’ex scuola all’Ari, c’è la prima delle 20 stazioni, distanti approssimativamente un centinaio di chilometri l’una dall’altra, per creare una rete di rilevamento e comunicazione omogenea in funzione 24 ore su 24 che si affiancherà a quella già esistente in Friuli, attivata dal Fesn da una decina d’anni.
    Ogni stazione è composta da un’antenna «loop» (a occhiello) del diametro di 120 cm, formata all’interno da un’infinità di spire, posizionata a due metri dal terreno e a 30 cm dal muro della scuola, lontana da insediamenti industriali che producano segnali elettromagnetici di interferenza. Riceve frequenze radio molto basse (da 10 a 10mila Hertz), segnali elettromagnetici che si generano nel sottosuolo dalla compressione e dalla spinta delle rocce. Una volta catturati sono trasferiti a un convertitore da analogico a digitale e presi in carico da un software specifico che li invia su linea Adsl al centro capomaglia, dove vengono archiviati e analizzati.
    È merito dei radioamatori essere riusciti a realizzare il software e l’hardware, partendo dai lavori del professor Ezio Mognaschi dell’università di Pavia, che aveva dimostrato in laboratorio la genesi di segnali elettromagnetici per fratture molecolari delle rocce o secondo altri studiosi per la tensione elettrica che si crea per la compressione dei cristalli (teoria della piezoelettricità).
    La scienza conosce e accetta diversi tipi di precursori sismici, che però da soli non sono in grado di dimostrare con sufficiente attendibilità, tempi e luoghi delle località coinvolti dalle energie rilasciate dai terremoti. Sono considerati precursori sismici le variazioni di velocità delle onde P (primarie), delle emissioni di gas random, di conduttività elettrica del suolo; i fenomeni di subsidenza positiva o negativa (innalzamento o abbassamento) del terreno; i segnali elettromagnetici di fondo ad ampio spettro in prossimità della zona di evento; i segnali elettrici rilevati con tecniche diverse anche lontano dall’epicentro; le sequenze sismiche; le variazioni di composizione chimica delle acque sorgive e del livello di ricezione di stazioni radio lontane in onde corte; l’accumulo di tensioni verificabili con spostamenti superficiali del suolo mediante stazioni Gps; le variazioni di polarizzazione delle particelle cariche della ionosfera. Lo studio dei precursori sismici elettromagnetici non ha costi rilevanti e può essere prolungato nel tempo: il fatto che l’Ari se sia assunto il compito della continuità della fornitura dei dati e anche parte delle spese (sono a carico di ciascuna sezione i 400 euro del costo dell’antenna Loop e il montaggio dell’apparecchiatura) è garanzia che il progetto ha futuro e darà delle risposte.

    Vittorio Zambaldo

    FONTE :L’ARENA.IT

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